La Lituania, (in lituano: Lietuva), ufficialmente Repubblica di Lituania (in lituano Lietuvos Respublika) è uno stato dell'Europa (65.200 km², 3.436.561 abitanti, capitale Vilnius).
Confina a nord con la Lettonia, ad est con la Bielorussia, a sud con la Polonia e a sudovest con l'exclave russa di Kaliningrad, mentre ad ovest è bagnata dal mar Baltico.
Dal 1º maggio 2004 è stato membro dell'Unione europea.
Storia
Menzionata per la prima volta nel 1009, la Lituania crebbe fino a diventare una importante nazione nel Medioevo.
Fu un granducato indipendente e multietnico che si estendeva per gran parte dell'Europa orientale. Spesso disaggregatasi in vari principati ebbe periodi di unificazione sotto Mindaugas (primo ed unico re di Lituania), Gediminas ed infine e definitivamente sotto Jogaila.
Nel XIV secolo fu cristianizzata in seguito al matrimonio del granduca Jogaila e della regina Jadwiga di Polonia e la conseguente unione personale delle due corone. L'unione delle due corone si trasformò in confederazione con il trattato di Lublinonel 1569 assumendo il nome di Rzeczpospolita ("Repubblica") e successivamente quello di Rzeczpospolita Oboiga Narodow ("Repubblica dei Due Popoli") formando così la Confederazione polacco-lituana. I due paesi rimasero uniti fino allaspartizione della Polonia nel 1795, quando la Lituania fu annessa all'Impero russo.
Con il trattato di Brest-Litovsk, nel febbraio 1918, in seguito alla Rivoluzione Russa, su pressioni tedesche si dichiarò indipendente. Il 4 aprile 1919 dopo la fine della prima guerra mondiale si costituì in repubblica. Il nuovo stato rifiutò l'ipotesi di ristabilire l'unione con la Polonia e in seguito ci furono dispute territoriali in merito alla capitale Vilnius, che passò alla Polonia e alla città di Klaipėda che i nazisti ottennero nel 1938 in seguito ad un ultimatum. Nel 1926 era salito al potere un regime dittatoriale.
Seconda guerra mondiale
Nel 1940, durante la seconda guerra mondiale, il paese, in base al patto Molotov-Ribbentrop del 1939, fu assegnato alla sfera tedesca ma dopo pochi mesi, in cambio di una maggior porzione del territorio della Polonia occupata dall'Unione Sovietica, la Lituania fu assegnata all'Unione Sovietica, che occupò il paese, fondando la Repubblica socialista sovietica lituana. Furono istituite nuove strutture politiche ed economiche secondo il modello comunista, affidate a un partito comunista lituano sottoposto al ferreo controllo di Mosca. Vennero collettivizzate le terre coltivabili, mentre venivano fondati grandi complessi industriali e molti contadini venivano costretti a stabilirsi nei centri urbani. I Russi provvidero a una sistematica politica di spersonalizzazione del popolo lituano: ogni manifestazione esteriore dell’identità culturale lituana venne proibita, mentre il patrimonio artistico venne duramente depauperato (molte chiese, simbolo della devozione popolare lituana al cristianesimo cattolico, vennero chiuse o spogliate delle loro opere d’arte o distrutte). Inoltre si verificò una massiccia colonizzazione russa e i coloni russi inviati in Lituania, ovviamente, costituirono il nucleo dominante delle strutture politico–economiche comuniste lituane. Il popolo lituano, orgoglioso delle proprie secolari radici culturali e storiche e della propria forte fede cattolica, tentò di opporsi al dominio russo.
Fratelli della foresta
Dal 1945 al 1956, nelle campagne e nei boschi, piccole bande armate di partigiani, aiutate dai contadini lituani, proseguirono un’accanita ed eroica guerriglia contro le truppe regolari russe che occupavano il loro paese. Ciò assunse l’aspetto di un autentico movimento di resistenza per l’indipendenza lituana contro la presenza straniera. Ma la repressione feroce dei sovietici stroncò questo disperato tentativo di resistenza, uccidendo e deportando migliaia di persone nei gulag siberiani. Il processo di “genocidio” culturale messo in atto dai russi proseguì senza sosta annientando ogni possibile opposizione.
In questo periodo ebbe un ruolo notevole il KGB, la polizia politica segreta sovietica, che continuò la sua attività fino al crollo dell'URSS nel 1991. Migliaia di cittadini lituani, sospetti alle autorità russe di voler l'indipendenza della Lituania, venivano schedati e controllati dalla polizia segreta che provvedeva ad arrestarli e ad internarli nelle sue prigioni segrete nel centro di Vilnius. In seguito alle torture, alle esecuzioni e alle deportazioni in Siberia inflitte ai sospetti anticomunisti dal KGB, centinaia di intellettuali, ecclesiastici cattolici, funzionari e giovani studenti lituani sparirono; i russi avevano in tal modo decimato la elite dirigente lituana, facilitando la loro egemonia sul paese.
Atlante storico della Lituania
Con l'avvento della glasnost l'11 marzo 1990 la RSS Lituana fu la prima repubblica sovietica a proclamarsi indipendente; le truppe sovietiche tentarono di reprimere la ribellione ma alla fine dovettero cedere. L'indipendenza lituana non venne ufficialmente riconosciuta sino al settembre 1991 (dopo il fallito colpo di stato di Mosca). L'ultimo battaglione russo ha lasciato il Paese nel 1993.
Il 29 marzo 2004 la Lituania è entrata a far parte della NATO.
Morfologia
La Lituania confina a ovest con il mar Baltico, dove si trova la città di Klaipeda. Lungo la costa si trovano spiagge sabbiose e dune di sabbia. Verso est il paese ha un aspetto collinare con estesi boschi; il patrimonio boschivo è però meno esteso di quello della Lettonia e della Estonia, essendo maggiore l'impegno per le attività agricole.
Idrografia
Il fiume Nemunas (in tedesco Memel) nasce al confine sud con la Russia e dopo aver attraversato la parte meridionale del paese forma il confine con l'enclave russa di Kaliningrad, per gettarsi nella laguna di fronte all'istmo di Curlandia (Mar Baltico), anch'esso diviso politicamente tra la Lituania e la Russia.
La Lituania confina con la Polonia tra il lago di Vystitis e il luogo di cura Druskininkai.
Popolazione
Densità: 53 per km²
Demografia
