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La Grecia (in greco: Ελλάδα, oppure Ελλάς, Hellas), nome ufficiale Repubblica Ellenica (in greco: Ελληνική Δημοκρατία, Ellinikì Dimokratía [e̞liniˈkʲi ðimo̞kɾaˈtia]), è uno stato dell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'estremo lembo sud della penisola balcanica.

Confina a Nord con Albania, Macedonia e Bulgaria, oltre che con la Turchia a nord-est. È bagnata dal Mar Egeo a est e a sud, mentre il suo versante occidentale è bagnato dal Mar Ionio. Più di 1/5 della superficie totale è composta da oltre 3000isole e isolotti, 167 delle quali abitate.

La Grecia moderna trae le sue radici nella civiltà della Grecia antica, generalmente considerata la culla della civiltà occidentale. È infatti la patria della democrazia[1], della filosofia occidentale[2], dei Giochi olimpici, della letteratura occidentale e della storiografia, nonché di importanti principi matematici e geometrici, del teatro e della medicina occidentali.

La Grecia è un Paese sviluppato[3], al venticinquesimo posto nella scala mondiale per indice di sviluppo umano e con un reddito pro capite di 30.535 $. È uno dei 51 Stati che nel 1945 ha dato vita all'ONU, è entrata nell'UE nel 1981 (allora CEE), ha adottato l'Euro con gli altri Paesi nel 2001, è membro della NATO dal 1952,[4] dell'OCSE dal 1961, è membro fondatore dell'Organizzazione della Cooperazione Economica del Mar Nero e un membro dell'Agenzia Spaziale Europea[5]. Ha inoltre ospitato i Giochi della XXVIII Olimpiade ad Atene nel 2004.

Ha come capitale Atene, mentre la seconda città più importante del Paese è Salonicco, spesso chiamata Symprotevousa (co-capitale) in greco.[6]

Etimologia 

Il nome originale della Grecia in lingua greca è Ελλάς = Ellás /e̞ˈlas/. Tale nome è reso in italiano con ‘Hellas' seguendo le antiche convenzioni politoniche. Meno formalmente, ma più comunemente, è chiamata Ελλάδα = Elláda /e̞ˈlaða/. Nel mito antico, la dea Elle o la sua personificazione maschile, l'eroe eponimo Elleno era l'antenato delle tre stirpi elleniche.

Etimologicamente Sellas, "terra lunare", "spoglia di vegetazione" ma anche "dove si venera la luna" (Selene, appunto). La s cade lasciando come relitto un'aspirazione.

Il termine utilizzato nelle lingue europee (italiano: Grecia, albanese: Greqi, inglese: Greece, francese: Grèce, spagnolo: Grecia, portoghese: Grécia, tedesco: Griechenland, russo: Греция, serbo-croato: Grčka, ceco: Řecko) è di origini controverse: compare per la prima volta in un frammento de "Il catalogo delle donne", comunemente attribuito ad Esiodo, in cui si menziona un eroe chiamato Γραικός Graikos (attraverso il latino Graecus), figlio di Zeus e Pandora; nel suo significato etnico il termine, secondo Aristotele, era un antico nome della tribù Achea dei Beozi a nord dell'Attica, detti graekoi.
Nel periodo dell'impero romano il termine fu adottato per indicare tutte le popolazioni della stessa area culturale e linguistica, a causa dell'immigrazione massiccia dei pacifici Beozi a Roma, scribi ed eruditi che insegnarono il greco, che fu lingua franca per secoli ai giovani romani.

Nelle lingue mediorientali, invece, ( turco Yunanistan, arabo يونان, ebraico יוון, persiano antico Yaunâ) si utilizza la radice Ιωνία che sta per Ionia.

Storia

Il tempio di Zeus ad Atene.

La Grecia è stata la prima area in Europa dove sono sorte delle civiltà avanzate, in particolare la Civiltà minoica sull'isola di Creta e la Civiltà micenea nel Peloponneso, già in piena fioritura nel 1500 a.C. In seguito iniziarono ad emergere varie Città-Stato lungo la penisola Greca e lungo le coste del Mar Nero, in Sud Italia e in Anatolia, raggiungendo un elevato grado di prosperità e ricchezza che risultò in un vero e proprio boom culturale con espressioni nei campi più svariati, tra cui l'architettura, il teatro, la scienza e la filosofia, che portarono anche alla nascita della democrazia nell'Atene dell'età classica. Fra le città-stato, Atene e Sparta portarono la Grecia a respingere con successo l'invasore persiano in una serie di battaglie. Entrambe furono poi messe in ombra da Tebe e in seguito dal Regno di Macedonia, che occupava la parte più settentrionale dell'antica Grecia. Fu Alessandro Magno ad unire il Mondo Greco e a guidarlo in vittoria contro l'Impero persiano, costruendo uno degli imperi più grandi che la storia avesse visto fino allora. All'impero di Alessandro seguì l'età ellenistica[7] e due secoli dopo, nel 146 a.C., la conquista da parte dei Romani. Molti Greci migrarono ad Alessandria d'Egitto, ad Antiochia e a Seleucia e tutte le altre nuove città ellenistiche in Asia e Africa fondate da oppure dopo Alessandro.[8]

L'impero ellenistico di Alessandro Magno alla sua massima espansione.

La seguente fusione tra cultura romana e cultura ellenica portò alla formazione dell'Impero bizantino nel 330 d.C. attorno Costantinopoli, che rimase un importante centro culturale e militare per i 1123 anni che seguirono, fino alla sua caduta, nel 1453, nelle mani degli Ottomani. Già dai primi anni di governo turco la maggior parte dell'intellighenzia greca migrò verso le parti d'Europa che non erano sotto dominio Ottomano, tra le quali anche l'Italia, giocando un ruolo importante nell'età del Rinascimento tramite il trasferimento di opere greche al resto dell'Europa occidentale[9]. Nonostante ciò il dominio Ottomano portò ad una maggiore coesione dei Greci Ortodossi, che trovarono nella religione e nella lingua uno dei punti fermi della loro identità nazionale.

Dopo la Guerra d'indipendenza greca, combattuta con successo contro l'Impero ottomano dal 1821 al 1829, il neo-nato Stato Greco fu pienamente riconosciuto dal Protocollo di Londra. Nel 1827 Ioannis Kapodistrias, un nobile Greco proveniente dalle Isole Ionie, fu scelto come primo governatore della nuova Repubblica. Tuttavia fu assassinato, e le Grandi Potenze Europee instaurarono una forma di governo monarchica, con Re Ottone, proveniente dalla Baviera dalla casa di Wittelsbach come primo monarca Greco. Nel 1843 una rivolta forzò il Re a creare una Costituzione e un'assemblea rappresentativa. Tuttavia causa il suo atteggiamento autoritario fu detronizzato nel 1863, e fu rimpiazzato dal Principe Vilhelm di Danimarca, che prese il nome di Giorgio I di Grecia e aggiunse allo Stato Ellenico le Isole Ionie, un regalo d'incoronazione da parte dell'Impero britannico. Nel 1877 Charilaos Trikoupis, una figura dominante nel mondo politico Greco al quale è attribuito un importante ruolo nel miglioramento delle infrastrutture del Paese, restrinse il potere del Re di interferire nell'assemblea quando questa voglia approvare una mozione di sfiducia nei confronti di un primo ministro. Nel 1896 la Grecia organizza i Primi Giochi Olimpici moderni ad Atene.

Come risultato delle Guerre balcaniche, il territorio Greco si ampliò notevolmente. Negli anni seguenti il forte disaccordo fra il Re Costantino I e il carismatico primo ministro Eleftherios Venizelos su temi riguardanti la politica estera del Paese alla vigilia della Prima guerra mondiale divise la Grecia in due differenti correnti di pensiero.

25 marzo 1821:Il metropolita diPatrasso, Germanos, benedice labandiera greca nel monastero di Agia Lavra.Dipinto di Theodoros P. Vryzakis,1865.

Dopo la Prima guerra mondiale la Grecia combatté contro la Turchia nazionalista di Mustafa Kemal Atatürk, una guerra che risultò in un importante scambio di popolazioni fra i due Paesi secondo quanto stabilito dal Trattato di Losanna[10]. Secondo svariate fonti[11], molte centinaia di Greci del Ponto morirono in quello che è spesso chiamato il genocidio dei Greci del Ponto[12], una regione dell'Asia minore che si affaccia sul Mar Nero. A questi avventimenti seguì una certa instabilità politica e un colpo di Stato, eventi comunque secondari rispetto all'arrivo in Grecia di 1,5 milioni di rifugiati Greci dall'Asia minore (a cui furono espropriate le proprietà in Turchia). Nel 28 ottobre 1940 l'Italia chiese alla Grecia la resa con un ultimatum, ma il capo di Stato greco Ioannis Metaxas si rifiutò di accettare l'ordine impostogli da Mussolini. Ne seguì la guerra fra Italia e Grecia, che si provò una disfatta per l'Italia. Le forze armate italiane furono respinte in Albania, e la Grecia fece così registrare alle forze Alleate la prima vittoria nella Seconda guerra mondiale contro l'Asse. Tuttavia il rapido intervento della Germania di Hitler fece capitolare in breve tempo le forze elleniche, ma l'occupazione nazista in Grecia non ebbe facile vita per via della resistenza.[13] Più di 100.000 civili greci morirono durante l'inverno del 1941-42. Nel 1943 quasi l'intera comunità ebraica greca fu deportata in campi di sterminio nazisti.[14]

Espansione territoriale del moderno Stato Greco dal 1832 al 1947.

Dopo la liberazione, la Grecia si misurò con una guerra civile fra la Destra e la Sinistra (Comunisti), la prima sostenuta dal Regno Unito e dagli Stati Uniti, la seconda dall'URSS. La guerra civile portò ad importanti danni economici e a tensioni fra la Destra e la Sinistra per i 30 anni che seguirono.[15] I 20 anni seguenti furono caratterizzati da una marginalizzazione della sinistra nelle sfere politiche e sociali, ma anche da una significativa crescita economica. In particolare, la Grecia dal 1950 al 1973 ebbe uno dei tassi di crescita economica più alti del mondo, seconda soltanto al Giappone per rapidità di sviluppo.

Nel 1965, un periodo di instabilità politica condusse al colpo di Stato del 21 aprile 1967, tramite la Dittatura dei colonnelli, appoggiata dal governo americano. Nel novembre 1973 la rivolta degli studenti dell'Università Politecnica di Atene diede una forte scossa alla dittatura, che cadde definitivamente con l'invasione turca di Cipro avvenuta nel 1974.

L'ex premier Konstantinos Karamanlis fu invitato a tornare da Parigi dove viveva in esilio volontario dal 1963, iniziando il periodo di cambiamento della forma di governo verso la repubblica. Nel 14 agosto 1974 le forze militari greche si ritirarono dalla NATO in protesta per la noncuranza dei vertici dell'organizzazione nei confronti dell'occupazione turca di Cipro Nord.[16][17] Nel 1975 la monarchia fu definitivamente abolita tramite un referendum, ed entrò in atto la Costituzione Repubblicana. Nel frattempo, Andreas Papandreou fonda il Partito Socialista Panellenico o PASOK, in risposta alla creazione, da parte di Konstantinos Karamanlis, del partito di centro-destraNuova Democrazia o ND. Questi due partiti in contrapposizione domineranno la scena politica per gli anni seguenti. Nel 1980 la Grecia rientra nella NATO.[16] Negli ultimi due decenni le relazioni con la vicina Turchia sono migliorate sostanzialmente, soprattutto nell'Agosto 1999, quando in seguito ad un forte terremoto che colpì la Turchia, la Grecia mandò aiuti umanitari in notevoli quantità.[18]

La Grecia è diventata il decimo membro dell'Unione Europea nel 1 gennaio 1981. Gli ultimi decenni presentano una crescita economica elevata, un notevole sviluppo delle infrastrutture e degli investimenti, sia europei che greci, entrate cospicue dalle industrie della marina mercantile (la più grande del mondo[19]) e dal turismo. Oggi la Grecia è uno Stato che gode di un livello di benessere elevato, testimoniato dai valori dall'Indice di sviluppo umano e dal PIL pro-capite. Il Paese ha adottato l'Euro nel 2001 con gli altri Paesi europei e ha organizzato con successo i Giochi Olimpici del 2004 ad Atene.

Geografia 

Mappa topografica della Grecia.
L'Olimpo.

La Grecia è formata dalla parte continentale più meridionale della penisola balcanica, che si espande verso sud abbracciata dal Mar Egeo e dal Mar Ionio, dalla penisola del Peloponneso, separata dal resto del continente dall'istmo e dal Canale di Corinto, oltre che da più di 3000 isole nel Mar Egeo e nel Mar Ionio, le più importanti delle quali sono Creta, Eubea, Lesbo, Chio, e quelle facenti parte della prefettura del Dodecaneso, delle Cicladi e delle Isole Ionie. La Grecia è il dodicesimo Stato al mondo per estensione costiera, con 13.676 km di coste, e ha una linea di confine lunga 1.160 km.

L'80% circa della Grecia è composto da montagne o colline, tanto da essere uno dei Paesi europei più montuosi. Il Monte Olimpo, un luogo importante della cultura ellenica nel passare degli anni, è alto 2.917 m, ed è la vetta più alta del Paese. Considerato un tempo la residenza degli Dei, è oggi molto popolare fra gli amanti dell'alpinismo e del trekking. La Grecia occidentale presenta diversi laghi ed è dominata dalla catena montuosa del Pindo, che raggiunge l'altitudine di 2.637 m in corrispondenza del Monte Smolikas. In queste zone, la Gola di Vikos è un altro luogo molto amato da chi pratica sport alpini, con diversi sentieri anche accessibili agli amatori.

Le catene montuose continuano poi nel Peloponneso, sulle isole di Kythera e Antikythera, fino all'isola di Creta. Le isole dell'Egeo costituiscono le vette di catene montuose sottomarine che una volta formavano un'estensione del continente principale. Il Pindo è caratterizzato da numerose gole, canyon, e altre formazioni notevoli come le impressionanti Meteore, delle formazioni rocciose alte diverse centinaia di metri che attirano migliaia di turisti ogni anno.

Una vista delle Meteore, con il monastero Agia Triada (Santa Trinità).

La Grecia nordorientale è caratterizzata da un'altra catena montuosa importante, quella dei Monti Rodopi, che si espandono lungo la regione amministrativa della Macedonia orientale e Tracia, una regione coperta da vaste e antiche foreste. La famosa foresta di Dadia si trova nella prefettura di Evros, nella parte più nordorientale della Grecia.

Grandi pianure si trovano nelle prefetture delle regioni della Tessaglia e della Macedonia Centrale,che costituiscono zone chiave dell'agricoltura su larga scala. Specie marine rare come la foca monaca e le tartarughe caretta caretta vivono nei mari che circondano la Grecia continentale, mentre le dense foreste del continente sono l'habitat di animali in pericolo come l'orso bruno, la lince e il capriolo.

La vegetazione spazia dai boschi di conifere, e in particolare pini e abeti (nella sottospecie abete greco, alle foreste di quercie e platani, fino alla macchia mediterranea.

Importanti fiumi sono l'Evros, il Peneo, lo Strymon, l'Achelòos e l'Axios, la maggior parte dei quali si trovano nelle regioni al centronord della Grecia.

Popolazione 

La Grecia ha una popolazione di circa 10.600.000 abitanti, composta per il 98% da greci e per il restante da minoranze turche, armene e valacche, oltre a 300.000 albanesi immigrati negli ultimi anni. 

Demografia 

Sulla base del censimento del 2001 svolto dal Servizio Nazionale di Statistica, la Grecia ha una popolazione di 10.964.020 abitanti,[20] 11.257.285 secondo le stime per il 2009. Di questi, il 58,8% vive nelle aree urbane, mentre solo il 28,4% in quelle rurali. Ben 5 milioni di greci vivono nelle due maggiori città, Atene e Salonicco. Sebbene la popolazione continui a crescere, la Grecia affronta oggi un serio problema demografico: per la prima volta, nel 2002, il numero dei decessi ha superato quello delle nascite. Dal 1981 è calato considerevolmente il numero di matrimoni, e ed è invece aumentato quello dei divorzi.[20] Il risultato di questi cambiamenti sociali è che oggi solo il 15% della popolazione è sotto i 14 anni di età, mentre il 68% è compreso nella fascia che va dai 15 ai 64 anni.[20]

Immigrazione 

Secondo le norme vigenti, i cittadini dell'Unione Europea hanno il diritto di vivere e lavorare liberamente in Grecia.[21] Tuttavia esistono disposizioni transitorie per i cittadini bulgari e rumeni, che temporaneamente devono seguire regole diverse [22], almeno fino al riesame della questione nel 2009.

Similmente ad altri paesi europei, la popolazione greca è attualmente in crescita grazie al saldo migratorio netto, nonostante il calo del tasso di natalità che si registra negli ultimi anni. I flussi migratori verso la Grecia sono iniziati già nei primi anni novanta, conseguentemente al crollo del blocco orientale e alla caduta dei vecchi regimi comunisti come quello di Enver Hoxha in Albania, ma anche per il continuo aumento del PIL pro capite greco. Dall'inizio del nuovo millennio è diventato inoltre sempre più forte il flusso migratorio da Paesi asiatici come il Pakistan e il Bangladesh, ma anche dall'Iraq e dall'Afghanistan,[23] per via delle richieste di asilo politico.

Secondo il censimento del 2001 svolto dal Servizio Nazionale di Statistica, e un rapporto pubblicato dal hellenic migration policy institute gli stranieri regolarmente residenti in Grecia nel 2001 erano 797.091, pari al 7.3% della popolazione totale.[24] I residenti regolari in Grecia sono suddivisi in base alla cittadinanza del Paese di origine nel modo seguente:

Pos.  ↓ Cittadinanza  ↓ Popolazione  ↓  % del totale*  ↓
1 bandiera Grecia 10.166.929 92,7%
2 bandiera Albania 443.550 4,04%
3 bandiera Bulgaria 37.463 0,34%
4 bandiera Georgia 23.159 0,21%
5 bandiera Romania 23.115 0,21%
6 bandiera Stati Uniti 22.507 0,20%
7 bandiera Russia 18.219 0,16%
8 bandiera Germania 15.144 0,14%
9 bandiera Ucraina 14.149 0,13%
10 bandiera Polonia 13.550 0,12%
11 bandiera Pakistan 11.192 0,10%
12 bandiera Australia 9.677 0,08%
13 bandiera Turchia 8.297 0,07%
14 bandiera Italia 7.970 0,07%
15 bandiera Egitto 7.846 0,07%
16 bandiera Armenia 7.808 0,07%
17 bandiera India 7.409 0,06%
  Resto del Mondo 126.036 1,15%
Fonte: Greek Country Report, Hellenic Migration Policy Institute, Luglio 2008 e Servizio Nazionale di Statistica. 

Tuttavia si stima che oggi il numero degli immigrati effettivi sia più alto, visti i flussi in continuo aumento, e il mancato conteggio degli immigrati illegali. Solo nel 2008 ne sono stati espulsi più di 146.000[26] perché non in regola. Le zone con la maggior concentrazione di lavoratori stranieri sono Atenee la sua provincia, l'Attica, dove il 17% della popolazione residente è straniero,[24] e Salonicco, con il 7% circa.[24]

Lingue

Aree con presenze tradizionali significanti di minoranze linguistiche in Grecia.

La lingua ufficiale della nazione ellenica è il greco, parlato dal 98,5% della popolazione.

In Tracia orientale, dove si trova la minoranza musulmana oltre al greco si parlano anche il turco, il bulgaro (pomacchi) e il romaní. Nel nord del Paese, al confine con l'Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia si parlano alcuni tipi di dialetti slavomacedoni. Presenti, anche se in misura sempre più ristretta, minoranze di lingua arumena, collegata al romeno, sempre nel nord del Paese.

Inoltre sopravvive, anche se a stento, la lingua giudeo-spagnola, conosciuta in spagnolo come ladino (da non confondersi però con il ladino dolomitico), una lingua parlata nei secoli passati dagli ebrei espulsi dalla Spagna nel 1492 che trovarono rifugio nella penisola ellenica, in particolar modo a Salonicco.

Fra la popolazione greca, spiccano per la loro peculiarità il dialetto pontico, una variante della lingua greca parlata dai greci che abitavano la regione del Ponto in Asia Minore, e che si rifugiarono in Grecia dopo l'espulsione e il genocidio dei greci del Ponto da parte del governo turco,[27][28][29][30] e il dialetto tsakonico, parlato da circa 1200 persone nel Peloponneso.

Religioni 

La chiesa ortodossa di Sant'Andrea a Patrasso.

La religione più diffusa è quella cristiana ortodossa che fa capo alla Chiesa di Grecia. I rapporti tra lo Stato e la Chiesa sono regolati dall'articolo 3 della Costituzione Greca dove detta fede viene definita "predominante" [31]. A dichiararsi cristiano ortodosso è il 97% della popolazione greca [32]. La Costituzione inoltre garantisce libertà di religione. L'Ortodossia ha una lunghissima tradizione in Grecia, che trae le sue origini dall'Impero bizantino, quando essa era la religione ufficiale. Ancora oggi i canti e i salmi cantati nella Chiesa greco-ortodossa sono testimoni dell'enorme lascito culturale di Bisanzio, testimoniato anche dall'architettura delle chiese e dei monasteri greci.

Fra le minoranze religiose, spiccano quella musulmana e quella cattolica, la prima è riconosciuta come minoranza musulmana di Grecia, ed è costituita da circa 90.000 fedeli[32] che si trovano nella regione della Tracia, mentre la seconda è composta da 50.000 cattolici[32] principalmente sulle isole di Syros, Tinos e Corfù, ma anche nelle città di Salonicco e Atene. Sono entrambe attualmente in crescita per via dell'immigrazione, sia da Stati islamici come il Pakistan e ilBangladesh, che da Paesi a prevalenza cattolica come le Filippine. Secondo le stime della Chiesa Cattolica i cattolici in Grecia, comprensivi degli immigrati e degli stranieri, sono circa 200.000.[32]

Altre minoranze più piccole sono i protestanti, evangelici compresi, pari a circa 30.000,[32] i pentecostali, circa 12.000,[33] gli ebrei, pari a 5.500.[32] Inoltre ci sono 28.243 Testimoni di Geova,[34] 653 mormoni,[35] 501 avventisti del settimo giorno[36] e 30 liberi metodisti.[37]

Recentemente è comparsa una comunità di neopagani dodecateisti[38], con una comunità di circa 2000 adepti.

Economia 

La crescita del PIL greco dal 1996 al 2006 confrontato con quello della Zona euro.

Dopo la seconda guerra mondiale, si ebbe in Grecia un decollo economico, spesso definito "miracolo economico greco" la crescita del PIL fra il 1950 e il 1973 si attestava infatti ad un valore medio del 7%, valore che negli stessi anni, era superato solo dalGiappone. Da allora la Grecia ha introdotto numerose riforme fiscali, grazie anche ai finanziamenti da parte dell'Unione Europea dall'anno della sua entrata, avvenuta nel 1981. Nel 2001 la Grecia entra a far parte dell'Euro, adottandolo ufficialmente nel gennaio2002 insieme agli altri Stati dell'Unione. La crescita annuale del PIL della nazione ha superato notevolmente il corrispettivo valore della maggior parte dei Paesi dell'UE nel periodo dal 1996 al 2006 e rimane ancor oggi a livelli superiori alla media europea.[39] Oggi è l'industria dei servizi a rappresentare il settore più vitale dell'economia greca, seguito dall'industria e dall'agricoltura.[40] In particolare, il settore del turismo rappresenta un'altra importante entrata, rappresentando il 15% circa del PIL annuale,[40] e impiegando, direttamente e indirettamente, il 16,5% della forza lavoro. Considerevole è l'industria della marina mercantile, che tradizionalmente legata a nomi quali Onassis, Niarchos e Latsis, rappresenta il 4,5% del PIL ed ha, secondo il Bureau of Transportation Statistics dell'United States Department of Transportation, la flotta più grande del mondo,[41] nonostante sia diminuita rispetto agli anni settanta. I maggiori porti del Paese sono quelli del Pireo di Atene e quello di Salonicco nel nord del Paese.

La Grecia è uno degli investitori principali della regione Balcanica, in particolare la National Bank of Greece ha acquistato, nel 2006, il 46% della Finansbank turca, e il 99,44% della Vojvođanska Bank serba. Importanti sono gli investimenti di Piraeus Bank, Eurobank e della società di telefonia mobile Cosmote in altri Paesi della regione come la Bulgaria e la Romania. Il settore manifatturiero rappresenta il 13% del PIL, con l'industria alimentare che ne rappresenta la fetta più grande. Da notare il settore delle alte tecnologie e delle telecomunicazioni, che è in continua crescita. Altri prodotti sono i materiali per l'edilizia, il settore tessile, i macchinari e gli apparecchi elettrici. Al 10% del PIL, l'edilizia e la costruzione di infrastrutture è un altro importante pilastro dell'economia, testimoniato dai notevoli progressi in tale campo e dal boom delle Olimpiadi del 2004. L'agricoltura, al 7% del PIL, è l'ultimo settore di quelli degni di nota, e provvede all'esportazione di frutta, vino e olio d'oliva, di cui il Paese è uno dei maggiori produttori mondiali. La forza lavoro totale è di 4,9 milioni, ed è la seconda più attiva in ambito OCSE dopo la Corea del Sud.[42] Gli immigrati sono circa un quinto della forza lavoro totale e sono principalmente impiegati nell'agricoltura e nell'edilizia.

Il PIL pro capite annuo greco è il ventinovesimo più alto del mondo ed è pari a 30.535 $ secondo il Fondo Monetario Internazionale,[43] paragonabile a quello di altri Stati europei come l'Italia, la Spagna e la Francia. La Grecia è diciottesima nel mondo come indice di sviluppo umano,[44] e secondo l'Economist il costo della vita ad Atene è pari al 90% di quello di New York, mentre nelle città più piccole e nelle regioni rurali è minore.

A cavallo tra il 2008 ed il 2009 l'effetto della crisi globale si ripercuote fortemente sull'economia greca, palesandone una fragilità che prende forma con disoccupazione e corruzione.[45] Per la prima volta dal 1993 l'economia greca registra un caso di recessione[46]; le stime sul deficit 2009attribuiscono alla Grecia un rate del 12,5% sul PIL [47], mentre sul finire sempre del 2009 la disoccupazione è al 9,6% [48] e il debito pubblico al 113,4% ma con una stima 2010 del 120,8%, che porterebbe la nazione ellenica a primeggiare in Europa in quanto a debito pubblico.[49] Nello stesso anno la Grecia risulta penultima tra i paesi della Comunità Europea per indice della libertà economica, preceduta solamente dalla Polonia, e 81a nel mondo.[50] Alla pari con altre nazioni europee che affrontano la crisi produttiva del 2009, in base ad uno studio della Euler Hermes la Grecia prevede per il2010 un incremento dei fallimenti delle aziende del 15%.[51] Lo stesso presidente George Papandreou a fine 2009 dichiara il rischio di bancarotta.[52]

Per evitare ciò, il governo ha in progetto di varare una serie di misure volte a sanare i conti pubblici, quali il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici e una riforma del sistema pensionistico.[53]

Ordinamento dello stato 

L'ordinamento dello stato greco è quello di una repubblica parlamentare.

Suddivisioni amministrative 

Amministrativamente la Grecia è suddivisa in 13 perifereies (περιφέρειες) di cui 9 sulla terraferma e 4 consistenti in gruppi di isole, più una repubblica federata (Repubblica del Monte Athos). Le perifereies sono a loro volta divise in 51 prefetture chiamate singolarmente nomos (in greco νομοί, νομός).

Elenco perifereies:
  1. Attica
  2. Grecia Centrale
  3. Macedonia Centrale
  4. Creta
  5. Macedonia Orientale e Tracia
  6. Epiro
  7. Isole Ionie
  8. Egeo Settentrionale
  9. Peloponneso
  10. Egeo Meridionale
  11. Tessaglia
  12. Grecia Occidentale
  13. Macedonia Occidentale
GreeceNumberedPerepheries.png
Elenco prefetture:

1.  Attica
 

2.  Eubea
3.  Euritania
4.  Focide
5.  Ftiotide
6.  Beozia
7.  Calcidica
8.  Emazia
9.  Kilkis
10. Pella
11. Pieria
12. Serres
13. Salonicco
14. Chania
15. Heraklion
16. Lasithi
17. Rethymno
18. Drama
19. Evros
20. Kavala
21. Rodopi
22. Xanthi
23. Arta
24. Ioannina
 


25. Preveza
26. Thesprotia
27. Corfu
28. Kefallinia
29. Lefkada
30. Zakynthos
31. Chio
32. Lesbo
33. Samo
34. Arcadia
35. Argolide
36. Corinzia
37. Laconia
38. Messenia
39. Cicladi
40. Dodecaneso
41. Karditsa
42. Larissa
43. Magnesia
44. Trikala
45. Acaia
46. Etolia-Acarnania
47. Elide
48. Florina
49. Grevena
50. Kastoria
51. Kozani
 

 Monte Athos

GreekPrefecturesNumbered.png

La regione autonoma del Monte Athos (agio Oros - montagna sacra), è una nazione monastica sotto la sovranità greca. I nomoi sono suddivisi a loro volta in 147 eparchies (eparchia singolare), che contengono 1.033 comuni e Comunità: 900 comuni urbani demoi) e 133 Comunità rurali (koinotetes). Prima del 1999, la struttura di enti amministrativi territoriali della Grecia era caratterizzata da 5.775 autorità locali: 457 demoi e 5.318 koinotetes, suddivisi in 12.817 località (oikosmoi).

Principali città 

Panoramica della città di Atene in 3D.
La città di Salonicco, importante centro industriale,portuale ed economico.

Elenco delle città greche che superano i 100.000 abitanti.

  • Atene (greco: Αθήνα, Athína) Capitale.
  • Salonicco o Tessalonica (greco Θεσσαλονίκη)
  • Pireo (greco moderno: Πειραιάς Peiraiás o Pireás, greco antico / Katharevousa: Πειραιεύς Pireéfs).
  • Patrasso (greco moderno: Πάτρα;greco antico: Πάτραι,Pátrai).
  • Peristeri (greco, Περιστέρι)
  • Heraklion o Iraklion (greco: Ηράκλειο).
  • Larissa (greco: Λάρισα, Lárisa).
  • Kallithea (greco: Καλλιθέα).

Salonicco è una città con quasi 1.400.000 abitanti al Nord del paese. Prese il suo nome da Kassandros (cognato di Alessandro Magno e suo successore) in onore della sorella di Alessandro Thessaloniki.

 
 

 

 
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