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L'Estonia (45.226 km², 1 342 409 abitanti, capitale Tallinn) è uno stato dell'Europa. È il più settentrionale degli Stati baltici.

Confina a sud con la Lettonia, a est con la Russia, a ovest con il Mar Baltico e a nord con il Golfo di Finlandia che la separa dalla Finlandia; i due stati si trovano a poche decine di chilometri e le due capitali sono una di fronte all'altra, separate da circa 80 km di mare.

L'Estonia è una repubblica parlamentare; l'attuale presidente è Toomas Hendrik Ilves, mentre il primo ministro è Andrus Ansip.

La lingua ufficiale è l'estone; molto simile al finlandese, appartiene come quest'ultimo al ceppo ugro-finnico. La forte minoranza slava utilizza il russo; è inoltre molto diffusa la conoscenza dell'inglese.

Dal 1° maggio 2004 è Stato membro dell'Unione europea.

Geografia

 
Il Golfo di Finlandia e l'Estonia

La superficie del Paese, poco più grande della Svizzera, è prevalentemente pianeggiante con modeste ondulazioni; coperta per il 40% di boschi, ha un consistente numero di laghi e fiumi.

Fa parte della Regione biogeografica boreale.

Morfologia

L'Estonia è bagnata a Nord e a Ovest dal mar Baltico, con i golfi di Riga e di Finlandia; le coste sono frastagliate e si estendono per 3.794km. Davanti ad esse si trovano circa 1.520 isole: le più grandi sono l'isola di Saaremaa 2.668 km² e l'isola di Hiiumaa 965 km².

L'Estonia è sostanzialmente pianeggiante. Il punto più elevato si trova nel meridione, il monte Suur Munamägi (318 m s.l.m.).

Idrografia

Il Paese conta numerosi laghi. Il più grande è il Lago dei Ciudi (in estone Peipsi Järv), situato al confine con la Russia; la parte estone ha un'estensione di 1570 km² ed è il quarto lago di acqua sorgiva più grande in Europa. Un altro lago rilevante, situato nella parte centrale del Paese, è il Lago di Võrts (in estone Võrtsjärv) (270 km²). Sul territorio estone si contano circa altri 1200 laghi naturali, molti dei quali si trovano a Sud del Paese.

I fiumi più importanti d'Estonia sono il Pärnu (144km), il Kasari (112km) e l'Emajõgi (101km) []

Clima

Il clima è temperato freddo, con medie annue oscillanti attorno ai +5 °C. Le zone costiere subiscono maggiormente l'influenza del Mar Baltico, con inverni freddi e molto umidi ed estati che alternano caldo intenso a perturbazioni con temperature decisamente fresche. Le acque del Baltico esercitano però anche un'azione termoregolatrice fin verso la fine di settembre, mantenendo relativamente alte le temperature della fascia litoranea quando nelle zone più lontane dal mare si possono verificare le prime sporadiche e lievi gelate.

Il clima estone si presenta meno vario rispetto a quello di paesi vicini come la Finlandia e la Svezia. Le isoterme delle temperature medie del mese più freddo (in genere febbraio) sono ovunque comprese tra -3 e -7 °C e le temperature permangono ininterrottamente sotto lo 0 °C per parecchie settimane. La primavera e l'estate sono brevi, e settembre è un mese già termicamente autunnale sebbene non di rado le giornate si presentino terse e luminose e le temperature diurne possano essere ancora molto gradevoli.

Le precipitazioni sono più abbondanti nella parte settentrionale del paese, ma in genere la piovosità annuale non è particolarmente elevata (in media 600-700 mm), ed è distribuita prevalentemente nei mesi estivi e all'inizio dell'autunno. Sulle pianure interne, la mancanza di barriere montuose rende particolarmente veloce il ricambio tra masse d'aria di diversa natura; si verificano così temporali a volte molto violenti, prodotti dagli scontri tra le masse d'aria calda, provenienti dall'Europa sud-orientale, e le correnti fresche pilotate dalle depressioni nord-atlantiche. Gli inverni vedono invece precipitazioni complessivamente scarse e in forma quasi esclusivamente nevosa.

Demografia

 
Andamento demografico estone dal 1970 al 2009.

Nel 1990 gli abitanti erano circa 1.570.000, calati poi a 1.340.000 nel 2009.

Etnie

Circa il 70% della popolazione è costituito da estoni; in passato c'è stata una robusta colonia di tedeschi in Estonia, ora vi sono varie minoranze etniche provenienti dalle altre repubbliche dell'ex-URSS, in particolare russi che vivono soprattutto nel nord-est del Paese (contea di Ida-Virumaa) e nella capitale Tallinn. C'è, infine, una piccola minoranza di finlandesi.

Negli anni dell'annessione all'Unione Sovietica fu praticata un'intensa politica di "russificazione". Insieme alla costruzione di impianti industriali furono costruite aree residenziali e addirittura città nelle quali si stabilirono un gran numero di immigrati russi; nacquero tensioni fra le due etnie.

Al momento attuale la politica nei confronti della popolazione di origine russa è contestata: i residenti residui di etnia russa, essendo privi di cittadinanza estone, non hanno diritto di voto alle elezioni politiche, ma solo alle amministrative. La concessione della cittadinanza è vincolata al superamento di un esame linguistico, ritenuto dai russi troppo difficoltoso, (la lingua estone appartiene ad un ceppo linguistico completamente diverso da quello russo). Alla questione fu interessata anche l'Unione Europea, su richiesta di organizzazioni che sostenevano la tutela dei diritti civili dei russi; in seguito l'esame fu reso più semplice. Nonostante ciò molti russi di prima generazione non sono in grado di sostenerlo, e continuano quindi a essere obbligati a richiedere permessi di soggiorno; i giovani sono indotti ad imparare la lingua estone.

Il governo estone, d'altra parte, difende le proprie normative ricordando l'esigenza di tutelare l'identità nazionale estone di fronte alla pressione culturale del colosso russo. Nell'aprile 2007 la decisione, presa dal governo estone, di trasferire la statua al soldato dell'Armata rossa, dal centro di Tallinn a un sacrario periferico accese violenti scontri tra russofoni e nazionalisti estoni, presto estesi ad altre città con consistenti minoranze russe.

Religione

La costituzione estone garantisce la libertà religiosa e non riconosce alcun culto di Stato[1]. L'Estonia è il paese meno religioso al mondo: oltre il 76% degli abitanti afferma di non seguire alcun credo religioso[2]. La religione dominante è quella della Chiesa Evangelica Luterana. Prima della cristianizzazione del tardo Trecento ad opera dei Cavalieri Teutonici, in Estonia dominavano le religioni Taara (Tharapita) e maausk (religione della terra); durante il periodo della riforma protestante fu introdotto il Luteranesimo che divenne confessione ufficiale nel 1686. Invero, nemmeno allora gli Estoni erano un popolo molto religioso, perché la Chiesa locale era associata al potere feudale tedesco[3].

Il secondo gruppo religioso è rappresentato dalla Chiesa Ortodossa Orientale, a cui appartiene la minoranza russa[4]. In questo senso, si riscontrava anche un consistente gruppo di vecchi credenti presso il lago Peipus, nella contea Tartu. La chiesa ortodossa d'Estonia faceva capo al patriarcato di Costantinopoli fino all'annessione con l'Unione Sovietica, quando l'autorità passò al patriarcato di Mosca. Dal 1996 vi sono nel Paese due sinodi separati relativi alle due autorità religiose.

Il censimento del 2000 contava 152.000 Luterani, 143.000 Ortodossi, 5.000 Cattolici e circa 2.000 neopagani. A questi, si aggiungono 68.000 atei dichiarati[2].

Lingue

La lingua ufficiale è l'estone, che è parlato dal 67,3% della popolazione. Il russo è parlato dal 29,7% della popolazione ed altre lingue dal 2,3% [5].

Storia

Il territorio corrispondente all'attuale Estonia è stato per lungo tempo oggetto di dominazioni straniere. Abitata dall'antichità da tribù di ceppo finnico, l'Estonia nel Medioevo (XII-XIII secolo) fu contemporaneamente cristianizzata e portata sotto la dominazione teutonica: danese nella parte settentrionale e tedesca più a Sud, in Livonia.

Dagli inizi del XVI secolo fino alla Grande guerra del nord l'Estonia (come la Finlandia) rimase sotto il dominio della Svezia, che fu costretta a cederla alla Russia con il Trattato di Nystad del 1721. Il dominio di Mosca si protrasse fino agli sconvolgimenti provocati dalla Prima guerra mondiale e dalla Rivoluzione d'ottobre del 1917.

 
Estonia, 1920-1940

Gli estoni colsero l'occasione per affermare un'identità nazionale risorta nel corso dell'Ottocento e la dichiarazione d'indipendenza avvenne il 24 febbraio 1918, quando fu firmato il Trattato di Tartu che segnava i confini tra Russia ed Estonia; il nuovo Stato venne riconosciuto il 2 febbraio 1920.

Durante la Seconda guerra mondiale, dopo un accordo (clausola segreta del Patto Ribbentrop-Molotov, 1939) con la Germania nazista, l'Unione Sovietica si annesse il Paese, trasformandolo nella Repubblica socialista sovietica estone.

In seguito agli eventi bellici, nel 1941 la Germania invase i paesi baltici. I tedeschi vennero accolti come liberatori [1] e gli Estoni, su una popolazione di appena un milione di abitanti, fornirono ben 100 mila soldati, inquadrati in tutti gli eserciti di Hitler. Fra questi si distinse la figura di Alfons Rebane, pluridecorato militare estone, ufficiale della 20. Waffen-Grenadier-Division der SS Estland ed uno degli artefici del movimento di resistenza denominato i Fratelli della foresta.

A guerra finita, l'Estonia perse la sua indipendenza per entrare a far parte dell'Unione Sovietica.

Il 20 agosto 1991 l'Estonia dichiarò la ritrovata indipendenza dall'Unione Sovietica e il 12 settembre dello stesso anno concluse il trattato che avrebbe portato le truppe sovietiche a lasciare il Paese. Il 20 settembre 1992 si svolsero le prime elezioni democratiche della seconda indipendenza, anche se la maggior parte della popolazione russofona, quella giunta dopo la Seconda guerra mondiale, non aveva diritto di voto.

L'11 settembre 2003 il 66,9% degli estoni in un referendum approvò l'adesione all'Unione Europea.

Il 29 marzo 2004 l'Estonia è entrata a far parte anche della NATO.

Rapporti con l'Unione europea

Ordinamento dello stato

Suddivisioni storiche e amministrative

 
Contee dell'Estonia

L'Estonia è divisa in 15 Contee (sing. maakond - plur. maakonnad)

Contea Capoluogo
Harjumaa Tallinn
Hiiumaa Kärdla
Ida-Virumaa Jõhvi
Jõgevamaa Jõgeva
Järvamaa Paide
Läänemaa Haapsalu
Lääne-Virumaa Rakvere
Põlvamaa Põlva
Pärnumaa Pärnu
Raplamaa Rapla
Saaremaa Kuressaare
Tartumaa Tartu
Valgamaa Valga
Viljandimaa Viljandi
Võrumaa Võru

Rivendicazioni territoriali

Contrasti con la Russia per la rivendicazione di alcuni territori a sud della nazione in particolare nella zona di Petseri, attualmente sotto l'amministrazione di Mosca.

Città principali

Le città più importanti sono Tallinn (capitale, 403.547 abitanti), Tartu (101.000), Narva (67.000), Kohtla-Järve (48.000), Pärnu (46.000). Altri centri con una certa rilevanza sono Kuressaare, Sillamäe e Rakvere.

Istituzioni

L'Estonia è una democrazia parlamentare. Capo dello stato è il Presidente, che è eletto dal parlamento o da un corpo elettorale per cinque anni. Il Presidente attuale è Toomas Hendrik Ilves. Le prossime elezioni per il rinnovo dell'alta carica avverranno nel settembre 2011.

Il parlamento, denominato Riigikogu, è monocamerale con 101 parlamentari. La legislatura dura quattro anni; le ultime elezioni sono avvenute il 4 marzo 2007, e hanno confermato quale capo del Governo il Primo Ministro uscente, Andrus Ansip, rappresentante del Partito Riformista Estone (centro-destra), che ha così dato vita al suo secondo governo.

Il potere giudiziario più alto è assegnato alla Corte Suprema. La divisione amministrativa: 15 regioni, 194 comuni rurali e 33 città.

Il sistema elettorale prevede una rappresentanza proporzionale. Vige il suffragio universale, che estende il diritto di voto a tutti i cittadini estoni che abbiano raggiunto la maggiore età, 18 anni. Le elezioni delle autorità amministrative regionali hanno anch'esse un termine di quattro anni. Alle elezioni regionali hanno diritto di voto tutti i residenti permanenti, anche senza cittadinanza estone, che abbiano raggiunto la maggiore età.

Ordinamento scolastico

In Estonia ci sono 613 scuole secondarie superiori, di cui 503 per i cittadini di idioma estone e 80 per gli studenti russofoni, mentre 26 scuole sono bilingui. In Estonia ci sono 11 Università, 5 delle quali private. [senza fonte]

Sistema sanitario

In Estonia la sanità non è gratuita ed anche i servizi di pronto soccorso sono a pagamento, non solo per gli stranieri. Il costo delle prestazioni è comunque molto ridotto ed è regolato da un tariffario statale.

Forze armate

Il totale delle forze armate attive in Estonia, facenti parte del contesto NATO, è di 4.450 elementi. Soldati estoni sono attualmente impegnati in Iraq ed in Afghanistan per le operazioni di pace e ripristino delle situazioni di legalità.

Secondo uno studio Nato, sarebbero circa 500 le ex basi militari sovietiche situate in Estonia.

Politica

 
Il parlamento Estone in Tallinn.

L'Estonia è una democrazia parlamentare con tre rami di potere: legislativo, esecutivo, e giudiziario.

Il potere legislativo è rappresentato dal parlamento unicamerale, il Riigikogu o parlamento nazionale, il quale consiste in 101 seggi. I membri sono eletti dal voto popolare per un mandato di quattro anni.

Il Governo dell'Estonia o il ramo esecutivo è formato dal Primo Ministro d'Estonia, nominato dal presidente e approvato dal parlamento. Il governo consiste in 12 ministri, incluso il primo ministro. Il primo ministro ha diritto ad approntare un massimo di 3 nuovi ministeri, con un limite dei ministeri per ogni governo di 15 unità.

Il potere giudiziario supremo è rivestito dalla Corte Suprema o Riigikohus, con 19 corti giustizia. Il capo della giustizia è designato dal parlamento per nove anni e nominato dal presidente.

Il capo ufficiale dello stato è il Presidente, il quale dà l'assenso alle leggi approvate dal Riigikogu; egli ha il diritto di veto, rimandando alle camera i provvedimenti legislativi, e il diritto di proporre nuove leggi. Il presidente, ad ogni modo, non usa questi diritti sovente: egli ha un ruolo fondamentalmente cerimoniale. È eletto dal Riigikogu, con due terzi dei voti richiesti. Se il candidato non raggiunge il quorum dei voti richiesti, il diritto di elezione del presidente va al corpo elettore. Il quorum richiesto consiste in 101 membri del Riigikogu e rappresentanze del governi locali.

Come in altre sfere, il potere legislativo estone è stato con successo integrato con l'era dell'informatizzazione. L'Estonia ha conseguito lo sviluppo dell'e-state e dell'e-government. Elezioni via internet sono state utilizzate nelle elezioni Estonia [2]. Le prime votazioni via Internet sono avvenute nel 2005 per le elezioni locali; invece le prime per le elezioni parlamentari sono avvenute per le elezioni politiche del 2007, nelle quali 30.275 individui hanno votato tramite internet. I votanti hanno la possibilità di esprimere il loro voto in modo tradizionale, se ne hanno il desiderio.

Nel 2007 il Worldwide Press Freedom Index, pubblicato da 'Reporters Without Borders, ha posizionato l'Estonia al terzo posto su 169 nazioni.

Economia

Le attività economiche prevalenti attengono al settore terziario: servizi, consulenza e turismo che soprattutto a Tallinn hanno contribuito al rapido sviluppo economico della capitale e poi del Paese.

Non é un caso, che una delle principali fonti occupazionali, sia la compagnia di navigazione Tallink operante in Estonia, Finlandia, Svezia e Germania.

Importante è anche l'attività industriale, composta oggi prevalentemente da molte piccole e medie aziende; delle grandi fabbriche sorte negli anni dell'annessione all'Unione Sovietica, una sorta di industrializzazione forzata mirata allo sfruttamento delle risorse locali, sono rimaste solo alcune aziende storiche operanti nel settore metallurgico, nel settore dolciario e del tessile. Il capitale straniero, soprattutto finlandese, è invece stato l'artefice dell'arrivo di colossi tecnologici delle telecomunicazioni e l'impianto di nuovi stabilimenti produttivi.

È stato creato in Estonia il sistema di comunicazione Skype.

Industria

Il settore industriale ha iniziato la ripresa nel 1996 ed è cresciuto ad una media del 6% circa annuale. Poche industrie predominano il settore. Negli ultimi anni i governi centrali hanno cercato di facilitare la fondazione di nuove imprese e il miglioramento delle piccole e medie.

La forza del settore industriale sta ancora nell’intensità del lavoro e nei settori a basso valore aggiunto (lavorazione di prodotti alimentari, del legname, prodotti tessili), ma la qualità tecnologica sta sempre più diventando un vantaggio competitivo per l’Estonia – paese che vanta, ad esempio, il maggior numero di accessi Internet per abitante in Europa.

L’entrata in Europa ha messo in evidenza il problema della ristrutturazione dei macchinari e degli equipaggiamenti elettrici esistenti.

Materie prime

Sul fronte delle materie prime, l'Estonia è ricca di scisti bituminosi, utilizzati soprattutto nella regione di Ida-Virumaa come fonte di energia per scopi civili (centrali termoelettriche) e militari, durante il regime sovietico. Dagli stabilimenti metallurgici di Sillamäe pare sia uscito l'uranio necessario alla prima bomba atomica russa.

Oltre agli scisti bituminosi, dai quali è ricavabile anche il petrolio, si trovano anche giacimenti di metano e di fosforite utilizzati nell'industria petrolchimica.

La ricchezza di legname fece fiorire anche la produzione di mobili e di carta che tutt'ora sono comparti molto attivi (sono oltre 600 oggi le aziende del mobile in Estonia), insieme al settore tessile e all'industria calzaturiera.

Edilizia

Il settore edilizio ha avuto un declino nei primi anni novanta, ma si è ripreso insieme alle attività collegate di scavo ed estrazione. L’edilizia è stato uno dei settori più dinamici dell’economia negli ultimi anni, sebbene il boom edilizio sia concentrato nelle principali città. Vi è stata una crescita significativa di progetti per il miglioramento dei porti, riparazioni di strade e costruzioni di impianti di trattamento delle acque fognarie.

L’edilizia residenziale sta vivendo un periodo di stasi, dopo una crescita impetuosa. Le maggiori banche avevano aperto le borse concedendo ipoteche e prestiti. Il settore edilizio ha avuto un boom a partire dal 1998, e tra il 1999 e il 2002 ha avuto un alto tasso di crescita (tra il 6 e l’11%). La costruzione di edifici commerciali (vendita al dettaglio e all’ingrosso) è stata più dinamica di quella degli edifici residenziali, grazie alla costruzione di numerosi centri commerciali, fino al 2002. A partire dal 2003 si è assistito ad una crescita esponenziale delle costruzioni residenziali, uno sviluppo oggi congelato dalla crisi economica.

Turismo

È uno dei settori che ha ricevuto i maggiori interventi. Negli ultimi tre anni numerosi sono state le strutture alberghiere costruite e ristrutturate. Attualmente meno di un terzo di tutti gli ospiti stranieri si avventura fuori da Tallinn.

Finanza

Per quanto riguarda la finanza, l'economia estone si era conquistata un ruolo particolarmente attivo. Grazie ad un regime fiscale leggero, gli utili delle aziende non soggetti a tassazione, l'Estonia ha attratto i capitali di molte aziende straniere. La crisi dell'economia mondiale, nel 2009, ha innestato una brusca inversione di tendenza. Secondo un rapporto pubblicato dall’Agenzia statistica estone, le stime preliminari del primo trimestre 2009 indicano che il prodotto interno lordo ha registrato un -15,6% su base annuale[8].

Il settore bancario

Il settore bancario vede come protagoniste le quattro maggiori banche nordiche (Swedbank, SEB Uhispank, Nordea e Sampo pank) che controllano il 97% dei depositi. I bassi tassi d'interesse e le aspettative esuberanti hanno causato la crescita del credito bancario al settore privato di oltre il 60% l'anno, fenomeno collegato soprattutto all’acquisto della proprietà immobiliare. Comunque, lo stock del credito al settore privato rimane al di sotto della media dell'area Euro. Gli sviluppi recenti, inclusi l'aumento dei tassi di interesse nell'area Euro, unita a una pausa nel mercato delle proprietà residenziali e all'aumento del debito a carico delle famiglie, rallenteranno la crescita del credito al settore privato.

Dall’agosto 2004 opera a Tallinn una filiale della Banca HVB, appartenente al gruppo italiano Unicredit.

Mercato azionario

Il settore finanziario non bancario e il mercato azionario: la borsa di Tallinn fa parte di OMX Exchanges che detiene anche le Borse di Svezia, Finlandia, Lettonia e Lituania.

Agricoltura

L'agricoltura e l'allevamento, dopo anni di collettivizzazione, sono in ripresa, tanto da fornire materie all'industria alimentare e conserviera. Si produce lino, cereali e ortaggi. È sviluppato l'allevamento bovino e pure la pesca.

Comunicazioni

In Estonia sono in uso 541.900 linee telefoniche fisse (2006), mentre i cellulari sono 1.659 milioni (2006).

Telefonia

Investimenti stranieri in forma di collaborazioni commerciali hanno principalmente sviluppato i servizi telefonici. Sostanzialmente collegamenti con fibra ottica conducono telefono, Tv, radio in digitale. I servizi internet sono diffusi. Scuole e librerie sono connesse ad internet ed una vasta percentuale della popolazione compila modelli per la tassazione e online è possibile votare sin dal 2005.

Radio

Sono attive 98 stazioni radio in FM (2001), mentre operano 3 centri di produzione televisiva(2001).

Internet

Il codice internet della nazione .ee, comprende 387.336 domini (2007), per un totale di 760.000 utenti abituali (2006).

Partner commerciali

I principali partner commerciali sono i Paesi baltici, Finlandia, Germania, Russia e Svezia.

Per l'esportazione: Finlandia 18,4%, Svezia 12,4%, Lettonia 8,9%, Russia 8,1%, Stati Uniti 5,5%, Germania 5,1%, Lituania 4,8%, Gibilterra 4,7%.[3]

Per le importazioni: Finlandia 18,2%, Russia 13,1%, Germania 12,4%, Svezia 9%, Lituania 6,4%, Lettonia 5,7%.[4]

Moneta

La corona estone (in estone Kroon) è la valuta della Repubblica di Estonia introdotta nel 1928. La sua circolazione venne soppressa, e sostituita con il rublo, con l'invasione sovietica del 1940, per essere poi reintrodotta alla nuova indipendenza estone il 20 giugno 1992. La corona è abbreviata in EEK. L'unità più piccola si chiama sent, 1 corona = 100 sents. La corona ha un tasso di cambio fisso con l'euro: 1 euro equivale a circa 15,65 EEK.

Il Paese avrebbe dovuto adottare l'euro dal 1º gennaio 2007, ma a causa degli alti livelli di inflazione il passaggio alla moneta unica è stato rinviato.[5]

Il Governo ha reiterato l’obiettivo di portare l’Estonia nella zona euro. Sebbene non sia stato fissato un periodo preciso, il Ministro delle Finanze Ivari Padar ha dichiarato che il governo spera di allinearsi ai criteri di Maastricht nel 2010/11, con la conseguente adozione dell’euro nel 2011 o, sembra più probabile, nel 2012.

Inflazione

L’indice dei prezzi al consumo è stato del 5,7% nei primi 6 mesi del 2007, per poi aumentare al 6,8% nel 2008 a causa dell’aumento del costo del lavoro e dei costi amministrativi. A causa della crisi economica, nel 2009 è iniziato un fenomeno di deflazione che secondo l´Istituto di statistica estone ha abbassato l´indice dei prezzi al consumo del -0,9%.

Trasporti

La rete dei trasporti stradali è ben sviluppata ed insieme alla navigazione marittima svolgono il ruolo principale e per quanto riguarda il trasporto merci. La principale rete viaria è stata oggetto di ampi investimenti, con i sussidi dell'Unione Europea, raggiungendo standard di qualitativi pari ad altre nazioni nord-europee. Il paese è attraversato da nord a sud dalla Via Baltica (E67).

Tuttavia il sistema stradale è cresciuto solo dell’11% dal 1991 ad oggi, mentre il traffico di auto private è cresciuto dell’80%. Il numero di proprietari di automobili è più che raddoppiato dal 1990; oggi circa un terzo della popolazione possiede almeno un'auto.

Il trasporto interno di merci su strada è, negli ultimi anni, diminuito a seguito dello spostamento di una parte dei trasporti su ferrovia che ora realizza il 50% dei trasporti interni. Una rete ferroviaria locale obsoleta gestita dalla società Eesti Raudtee, prevalentemente utilizzata per il trasporto merci. Il Governo estone ha completato nel gennaio 2007 la rinazionalizzazione delle ferrovie, trattandosi di un’infrastruttura strategica per lo sviluppo del Paese. Vi sono programmi per unire i Paesi baltici alla Russia, e, attraverso la Polonia, al resto dell’UE, ma lo scartamento ferroviario non è compatibile con quello europeo.

I collegamenti marittimi sono assicurati dalla una delle più importanti compagnie di navigazione di tutto il Nord Europa: la Tallink. Traghetti per trasporto cargo e passeggeri collegano Estonia, Lettonia, Svezia, Finlandia e Germania regolarmente.

Porti di rilievo si trovano a Tallinn, Muuga e Pärnu.

L’aeroporto di Tallin è di piccola dimensione, anche se recentemente ristrutturato ed ampliato. È attivo un volo diretto da Tallinn a Milano Malpensa, una volta a settimana, operato dall'Estonian Air.

Ambiente

L’Estonia è un paese piccolo, con una superficie totale di 45.277 km² (incluse 1.521 isole), strategicamente situato tra la Russia, la Scandinavia e l’Europa occidentale.

Ha 31 porti commerciali, fra cui Muuga che è il più profondo del golfo di Finlandia; le foreste coprono circa il 45% del territorio e ne costituiscono la risorsa naturale principale.

Il territorio è per la maggior parte piatto, con alcune zone che si trovano sotto il livello del mare. Il clima è continentale: la temperatura media di Tallinn è –7,3 in gennaio e +18,9 in luglio.

L’attivismo ambientale ha avuto un ruolo principale tra i movimenti, subito dopo l’indipendenza, in conseguenza del danno ecologico inflitto dal regime sovietico. I piani quinquennali trascuravano l’ambiente, e il danno è stato ingigantito dall’inquinamento causato dalle installazioni militari (quelle di Paldiski e Sillamäe). Tra le zone più inquinate abbiamo i fiumi, nei quali quasi la metà delle acque fognarie veniva gettata senza trattamento, e alcune zone dove ci sono lavorazioni chimiche.

L'Estonia ha comunque ereditato la struttura di aree protette istituita dall'Unione Sovietica che prevedeva:

  • un parco nazionale, il parco nazionale Lahemaa (Lahemaa Rahvuspark) istituito nel 1971 era il parco nazionale più antico dell'ex-Unione Sovietica,
  • una riserva della biosfera
  • una riserva marina
  • cinque riserve naturali
  • 57 altre aree naturali

Dal 1993 la competenza sulla tutela dell'ambiente è passata al ministero dell'Ambiente che da quella data ha provveduto ad istituire altri tre parchi nazionali.

Animali selvatici frequenti sono i cervi, caprioli e volpi. Vi sono pure alci, castori e rare renne.

Peculiare problema estone è lo smaltimento dei residui della lavorazione dell’argillite petrolifera: il 70% della produzione mondiale di questo minerale si scava in Estonia ed il 65% delle esigenze energetiche del Paese sono soddisfatte da esso. Il problema nasce dal fatto che l'argillite petrolifera, sia nella fase di escavazione e raffinazione ed ancor più nell'utilizzo come combustibile, dà luogo ad elevate emissioni inquinanti.

Per combattere i danni all’ambiente, è stato istituito un ambizioso programma per la protezione del Mar Baltico, per tutelare in modo efficace non solo il mare ma anche i fiumi che si riversano nel Baltico. Il programma è finanziato dall’UE. Con fondi Phare e dalla Banca Mondiale alcuni piccoli progetti sono stati realizzati ed hanno contribuito a ridurre i danni e a ripulire alcune aree danneggiate ma molto è ancora da fare. L’Estonia si sta anche sforzando per adattare le leggi per la protezione ambientale e i loro meccanismi di attuazione a quelli europei.

 
 

 

 
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